Infortunio “in itinere” (andando al lavoro)
La indennizzabilità dell’infortunio “in itinere” riguarda l’incidente di cui rimane vittima il lavoratore durante il percorso seguito dall’abitazione al luogo di lavoro e viceversa.
La indennizzabilità dell’infortunio “in itinere” è subordinata dal D.P.R. n. 1124/1965 ad una serie di presupposti:
- l’itinerario deve essere quello normalmente percorribile e dunque quello più breve o comunque più “conveniente”;
- è necessario provare il collegamento tra il percorso effettuato ed il lavoro (escluso l’indennizzo se la via è percorsa per motivi personali o in orari non compatibili con quelli lavorativi;
- la necessità dell’uso del veicolo privato deve essere valutata in relazione a fattori quali gli orari le distanze e le variazioni dei tempi di percorrenza.
Quanto alla copertura assicurativa l’art. 12 del D.lgs. n. 38/2000 chiarisce che “l’assicurazione comprende gli infortuni occorsi alle persone assicurate durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro e, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti”.
L’assicurazione è invece esclusa in caso di deviazioni o interruzioni che non dipendano dal lavoro a meno che non siano “necessitate” cioè dovute a cause di forza maggiore, esigenze essenziali od obblighi penalmente rilevanti.
Questa guida ha funzione meramente esemplificativa e non esaustiva delle problematiche afferenti la materia.Questa guida ha funzione meramente esemplificativa e non esaustiva delle problematiche afferenti la materia.